La cucina: aperta sulla zona giorno o dentro ad una stanza?
La cucina: aperta sulla zona giorno o dentro ad una stanza?
Arch. Francesca Longoni
Architetto d'interni
giovedì 01 luglio 2021

La cucina: aperta sulla zona giorno o dentro ad una stanza?


La cucina è uno degli ambienti più importanti e significativi della nostra casa, non solo a livello spaziale, ma soprattutto a livello emozionale.

Quante ore e quanti momenti di aggregazione viviamo attorno ai nostri tavoli?

Quanti istanti ci legano alla nostra cucina?

Il cibo rappresenta da sempre un legante importante nelle nostre vite.

Photo: ©Lupettatelier

E allora è fondamentale riflettere sul ruolo che la cucina occupa nella nostra casa.

E’ protagonista della nostra casa o è accessoria?

Una volta poste queste domande è inevitabile tutta via dedicare il giusto spazio alle funzioni, e per forza di cose scontrarsi con le dimensioni degli ambienti. 

Oggi il concetto di cucina viene ribaltato, non si tratta più, solamente, di una stanza a sé stante all’interno della quale cucinare e mangiare, ma diventa un vero e proprio ambiente, spesso lussuoso, altre volte meno, ma di forte impatto sul progetto generale della nostra casa.

Le strade da intraprendere nel progetto di ristrutturazione sono due: 

1) La cucina che si apre all’incontro con il soggiorno

Oggi, le case, spesso a causa delle ridotte metrature, richiedono inevitabilmente che la cucina sia collocata all’interno del soggiorno.

E’ bello allora identificarla, non tanto come un luogo di servizio, ma come un vero e proprio arredo, parte integrante del progetto di interior design.

In alcuni casi è addirittura difficile riconoscere cosa sia cucina, se non per mezzo di alcuni elementi inevitabili, come lavello e fuochi.

La tendenza degli ultimi tempi prevede persino di nascondere gli elettrodomestici all’interno di ante a scomparsa o di mobili su misura, così da non impattare l’estetica della zona giorno.

La cucina diventa così un oggetto d’arredo, rifinita da materiali preziosi, superfici riflettenti e marmi.

Mobili e pensili assumono le più svariate forme, dimensioni e tonalità e cucinare diventa un’azione meno scontata, più ricercata.

Fondamentale in questo caso è la relazione che si genera fra la cucina e la zona giorno, e allora le funzioni e le azioni perdono la loro potenza, abbattono le barriera muraria e si fondono l’una con l’altra.

 

Photo: ©Lupettatelier

2) La cucina a cui dedicare una stanza tutta sua

Le case meno recenti, con metrature più importanti, ci permettono di dedicare alla cucina un locale ad esso adibita.

In altri casi invece è una necessità reale quella di possedere la cucina, a sé stante dalla zona giorno e dalla sala da pranzo.

Anche in questo caso è bello ricordare che possiamo trattare superfici e oggetti come parte di un progetto curato, selezionato e misurato.

Possedere una cucina a sé stante non deve essere limitante, ma piuttosto, un valore aggiunto alla nostra casa, che ci permette di identificare quello stesso luogo come un luogo di lavoro, servizio, ma anche di gioia e condivisione.

Anche in questa ipotesi è bello impreziosire, e progettare, la nostra cucina come se fosse un oggetto di design, forse senza dover nascondere elettrodomestici o attrezzature.

E’ bene costruire e sedimentare l’identità di quel luogo.

Photo: ©Casa Menu (come immagine di copertina)

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