I rivestimenti ceramici e i bagni per questo nuovo inizio

Lo scorso settembre è stato di sicuro un mese di ripartenze, oltre al Super Salone infatti, è stata inaugurata una nuova edizione del Cersaie, a Bologna, la fiera dei rivestimenti ceramici e dei bagni per eccellenza.

Un vero e proprio tributo ai materiali e alle nuove tendenze in termini di interni e di costruzioni.

Interessante, e per niente scontata, la modalità di intendere e di concepire i materiali per la nostra casa: la comune concezione di rivestimento ceramico, che abita il bagno, e al massimo la cucina, viene notevolmente stravolta invadendo a 360° lo spazio domestico.

Non esiste più distinzione fra i materiali, ma piuttosto un'idea organica e plastica dello spazio e delle superfici.

Perché non immaginare una bellissima parete di ceramiche anche in soggiorno?

L'immagine a cui si ambisce è quella di ricoprire tutti gli ambienti della casa, suggerendo un uso, non comune, dei materiali.

Ma quali sono i filoni a cui fare riferimento?

I filoni, a proposito di utilizzo e di scelta dei materiali, sono due: il formato piccolo, prezioso, spesso colorato, lucido, e il formato "esteso" quello delle grandi lastre, senza fughe, superfici immense che ricoprono le pareti.

Il formato piccolo

Nel primo caso si tratta di formati di piccole dimensioni, il rettangolo diventa protagonista delle forme, orizzontale o verticale, spesso smussato, a volte si trasforma in esagono o pentagono.

Le finiture spaziano dall'opaco al lucido, e le superfici diventano liscie, riflettenti, alle volte smaltate, piccole piastrelle preziose, prodotte in luoghi esotici e lontani.

La fuga, a colore, spesso viene valorizzata dalle forme e dalla composizione delle piastrelle stesse.

Le tonalità accese, sature e intense tornano indietro al design anni 70, quello dei grandi maestri del design, ai colori puri e primari.

L'effetto? Le pareti diventano tele colorate, intarsi e ricami, che adornano gli spazi.

Il formato esteso

Nel secondo caso invece l'effetto che si vuole ricreare è quello di ampie superfici, uniche un continuo fra le parti, che invadono tutto lo spazio.

Lastre di grandi dimensioni che animano le pareti con effetti materici e tessili, la ceramica si piega alla texture e ai motivi organici.

Gli effetti naturali, spesso paesaggistici, diventano materiale da costruzione e di rivestimento.

L'effetto che ne deriva è quello del tessuto, poroso, morbido, cucito, colorato, che ricopre come un manto silenzioso le style="max-width: 500px;"superfici.

Il rivestimento ceramico esce dal bagno: invade la casa.

E' interessante, a tratti curiosa, l'idea di trasportare il rivestimento, al di fuori del bagno e della cucina.

La ceramica, sia nel suo formato più piccolo che in quello più esteso, diventa rivestimento prezioso per lo spazio domestico.

L'idea è quella di creare dei fondali, delle scenografie, a parete, che dialoghino con il design di ambienti meno convenzionali, per questo tipo di materiali, come soggiorno, ingresso e spazi di distribuzione.

Lo sfondo diventa materia e la parete acquista plasticità.

Cosa ne rimane delle stanze da bagno?

Il bagno, che si trova a condividere i materiali di rivestimento, con tutto il resto della casa, viene contaminato dai colori, dalle texture e all'idea di domesticità.

Non è più solamente un luogo di servizio, dove passare una minima parte del nostro tempo in casa, ma diventa un vero e proprio luogo di dialogo, di condivisione e perché no di comfort.

I lavabi diventano quasi delle sculture, monoblocchi in ceramica, che si impongono come veri e propri protagonisti dello spazio; la rubinetteria si colora di tinte e finiture preziose, gli ori, i bronzi e i ramati fanno da fili conduttori, sia per i sanitari che per le docce.

I mobili e gli specchi si impongono come volumi che, plastici, evadono dalle superfici piatte delle pareti e si modellano tridimensionali nello spazio, sospesi, mai a terra.

La luce diventa protagonista della materia e illumina, in maniera selezionata, e preziosa, gli attori della scena.